mercoledì 6 maggio 2015

FERROVIE ED INFRASTRUTTURE ITALIANE DEL 1870


In Italia nel 1870 erano in funzione poco più di 6000 km di linee ferrate ed iniziava l'allacciamento con alcune tratte estere. La linea Castagnole-Asti-Mortara ha una lunghezza complessiva di circa 94 km e non è elettrificata. I lavori  per la sua realizzazione furono realizzati dalla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia e completati nel luglio del 1870 , con l'apertura della totalità del percorso il 12 dello stesso mese. Nel settembre del 2010 il servizio fu sospeso nel tratto tra Asti e Mortara per cedimenti strutturali di una galleria , nel 2012 la linea tutta fu definita a bassa frequentazione e vide ridurre i finanziamenti che la riguardavano , fino alla chiusura della stessa il 17 giugno. La società Trenord ha manifestato il suo interesse a ripristinare la linea in vista dell'Expo ,  ritornando tuttavia sui suoi passi a causa dei costi di gestione elevati.  Il viadotto inaugurato nel 1988 tra Motta e Castagnole è stato causa di dibattiti molto accesi e da molti viene considerato vero "ecomostro" dai residenti della zona. Il 1870 vede l'apertura in Italia di un altro percorso ferroviario , la linea Tarvisio-Lubiana , della lunghezza di 104 km , al giorno d'oggi però anche questa tratta vive uno stato di parziale abbandono e può essere percorsa solo per 64 km tra Jesenice e Lubiana. Nel dicembre del 1870 viene ultimato il traforo del Frejus , dopo 13 anni di lavoro , dodici in meno dei 25 inizialmente previsti , anche grazie alle modifiche fatte da Sommeiller alla perforatrice pneumatica.






La perforatrice usata per la realizzazione del Frejus , fotografata in un'Esposizione di Storia della Scienza tenutasi a Firenze nel 1929



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